Sunday, March 7, 2010

Disgorge - "Cognitive Lust of Mutilation" (1992)


In ricordo anche di Ben Marlin (19 Marzo 1976 - 2 Gennaio 2008, morto per tumore), che fece parte della formazione dal secondo album datato 1999 "She Lay Gutted" in poi.

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1. INTRODUZIONE.

A mio avviso, fu nei primissini anni '90 che uscirono fuori le prime realtà abili a mischiare principalmente il death metal con il grind casomai insieme a certo thrash e le atmosfere del doom più catacombale - che, non a caso, stava nascendo poprio in quel periodo - facendo in tal modo sviluppare ciò che poi si chiamerà brutal. Tale nuova sotterranea corrente non ebbe come solo punto di riferimento gli Stati Uniti e specialmente i Suffocation, considerando che esso si stava sviluppando anche in territori molto lontani dalla nazione sopraddetta, e si consideri inoltre che prima del gruppo poc'anzi citato una specie di primitivo brutal veniva già suonato da altre formazioni. E questi di cui oggi parleremo, che secondo me non hanno semplicemente fatto LA storia del brutal in quanto alcuni dei primi esponenti a suonarlo ma anche diventati importanti internazionalmente parlando dato che ancora suonano oggigiorno, ossia gli statunitensi Disgorge, sono stati parte di quella legione di sperimentatori di nuove sonorità, e tra l'altro, secondo il mio punto di vista, presentando già una forma di brutal puro e spurio.

2. PRESENTAZIONE DEMO.

Il primissimo parto di questo gruppo, nato nel 1992 ed al tempo un trio costituito da Bryan Ugartechea voce e basso, Tony Freithoffer chitarre, e Ricky Myers (l'unico attuale superstite) batteria, che risponde al nome di "Cognitive Lust of Mutilation", demo autoprodotto nello stesso anno, uscì proprio nell'annata in cui i Suffocation, definiti universalmente i padri del genere, pubblicarono il demo di 7 pezzi "Human Waste", ma la concorrenza nel 1992 penso che fosse già molto competitiva, considerando fra l'altro l'orda di dischi tirati fuori dai brutallari di turno, e credo che i Disgorge non fecero di meno, anzi. La loro primissima opera, comprendente 4 brani dalla durata piuttosto modesta e non molto varia dal punto di vista del minutaggio (quello più lungo è infatti "Prolong Anoxia", il solo a raggiungere e superare di circa 15 secondi i 3 minuti; la canzone più breve: "Womb Full of Scabs", che è di qualcosa tipo quasi 2 minuti e 30. Faccio notare che curiosamente, con il passare dei pezzi, essi diventano sempre un pochino più lunghi), era a mio avviso un compendio di brutal a dire il vero non poi così fantasioso ma decisamente cattivo e malvagio, tecnicamente capace seppur abbastanza semplice, dato che non viene proposto qualunque tecnicismo di sorta, e ciò che mi salta maggiormente all'orecchio è il fatto che i tempi sono orientati su tempi medi, offrendo così poche ma spacca-ossa accelerazioni, e tra l'altro presentando a mio avviso pure un senso del groove, caratteristica comunque comune a molti gruppi brutal, soprattutto di impronta vecchia scuola, che mi fa sobbalzare in continuazione. Per quanto concerne l'aspetto squisitamente strutturale dei vari pezzi che compongono il demo, essi "spiattellano" in faccia all'ascoltatore un andamento abbastanza dinamico, dovuto soprattutto al fatto che quasi ogni soluzione è breve e di solito interessata da delle battute di numero pari (2, 4 ed 8 principalmente), e libero, in quanto non viene rispettato qualunque schema strofa-ritornello. Il gruppo è in generale restìo a proporre anche delle sequenze rigide di soluzioni che si susseguono consequenzialmente, seppur, com'è quasi inevitabile, qualcuna ce ne sia, come quella, tremendamente semplice, di "Womb Full of Scabs" rappresentata da due passaggi, separati da uno stacco di chitarra che precede la soluzione subito successiva. Le diverse soluzioni che colorano l'universo di questo gruppo statunitense non sono poi così poche in rapporto al minutaggio, piuttosto esiguo, anche se ovviamente non aspettatevi gente del calibro di Dark Angel o Psycroptic, considerando inoltre che qui i passaggi sono il più delle volte molto semplici, come osservato in precedenza, e che non poche volte essi possono essere modificati, seppur non così frequentemente come ultimamente mi è capitato di sentire in gruppi quali i Bloodshed od i Mud, e quindi i nostri mi sembrano più interessati a creare un discorso più dinamico e forse maggiormente rischioso che altresì paralizzarsi su una stessa soluzione più volte variata, anche se comunque credo che la semplicità un po' statica di cui sopra non dinamicizzi poi così tanto la musica offerta. Come tradizione insegna, di solito le modificazioni di una soluzione avvengono a catena, senza insomma staccarle dalla fonte originaria. Parliamo adesso della produzione, che a molti metallari di oggi farà sicuramente ribrezzo, dato che i suoni sono decisamente sporchi benchè a mio avviso comprensibili, eccezion fatta un pochino per la cassa, che non sempre riesco a sentire a meraviglia. E quindi secondo me i volumi sono stati regolati piuttosto bene, così da sentire pure il basso, in buona evidenza come secondo me è giusto che sia. Le frequenze però mi sono piacevolmente orientate sui bassi, aumentando in tal modo l'alone cupo del tutto, già ampiamente regalato dalla musica stessa, non certo allegra.

3. ANALISI STRUMENTI.

E' l'ora a questo punto dell'analisi strumento per strumento, che qua mi risulta abbastanza facile. Faccio i complimenti prima di tutto a Bryan Ugartechea, che riesce a compensare la mancanza della versatilità vocale, e quindi della fantasia, con una voce tipica del brutal, una voce gutturale decisamente bassa seppur non credo sia possibile eguagliarla con quella, ben più abissale, di Chris Barnes dei vecchi tempi. Non sono presenti urla isolate, nè dei cambiamenti di tono che potrebbero intensificare maggiormente l'insieme, ma stavolta per me non fa niente. Scrivo ciò perchè avverto la profondità, la cattiveria, riesco ad immaginarmi la perenne violenza monocolore (il colore del sangue) di una brutalità che non conosce limiti che questi stessi vocalizzi mi trasmettono. Tra l'altro, considero ottimo l'effetto d'eco (o almeno così pare a me) innestato sui gutturalismi, ed a mio avviso esso riesce nell'impresa di potenziare il dolore, dando infatti così più profondità e più malvagità al tutto, in quanto mi rappresenta un tormento tremendamente assurdo che arriva fin giù negli abissi sconosciuti, distruggendo qualunque timpano che sente una simile tortura. Congratulazioni inoltre alle linee vocali, a mio parere classicamente di impronta brutal, e per non parlare del loro devastante senso del groove, anche se devo segnalare che con il passare dei pezzi mi pare che si ripetano fin troppo, ma in fin dei conti cosa bisogna pretendere da un gruppo di questo tipo? Discorso chitarre: il lavoro di Tony Freithoffer mi sembra decisamente buono, non eccellendo comunque, come tutti gli altri suoi colleghi, in varietà e fantasia, ed infatti curiosamente in ogni pezzo se non sbaglio credo proponga uno stesso identico semplice e caratteristico riff su note basse come per unire tutti i brani dando continuità a tutte le schifezze dolorose che il cantante sputa con perenne testardaggine. Per fortuna però, non si tratta di un gruppo che possa rivaleggiare per monotonia con i Black Witchery, così che il nostro riesce ad offrire anche soluzioni a mio avviso più minacciose, malate e dal taglio dissonante, pure su note alte, che poi saranno riprese da moltissime formazioni brutal, ed a tal proposito mi vengono in aiuto specialmente sia durante i tempi medi che in quelli veloci, trovando brani esemplificativi in "Womb Full of Scabs" e "Prolong Anoxia". Importanti da segnalare le scarnificanti plettrate che riempiono "Disentomb", come pure il doom finale di "Prolong Anoxia", l'unico momento che considero, seppur leggermente, melodico di tutto il lotto, presentando così finalmente delle piccole armonie in un mare sanguinolento di dissonanze senza pietà. In alcune occasioni invece, personalmente sento l'influenza data da certo thrash metal, però suonato in modo più primitivo e selvaggio, come in "Acts of Suffering". Il brutal, di solito ed a quanto ho sentito in tutti questi anni, è veramente restìo a proporre degli assoli, ed i Disgorge in un certo senso non fanno eccezione, ma d'altra parte Tony non si limita a vomitare soltanto melmosi riffs ma anche proprio dei solismi dal taglio nervoso che secondo me ben si sposano con l'atmosfera folle e malata che la musica trasmette al sottoscritto. Gli assoli, velocissimi, rumoristi e piuttosto tecnici, si fanno vivi sempre e comunque durante dei bombastici blast-beats (con cambiamenti di tempo annessi, come avviene in "Disentomb", dove tra l'altro il discorso, un poco più lungo rispetto a quello di "Acts of Suffering", si fa alla fine meno terremotante e più..."tranquillo"), ed inoltre ogni volta, con una certa curiosità da parte mia, nei momenti finali dei pezzi appena considerati, quasi con l'intento di accentuare ancora di più il massacro, un chirurgo impazzito che ultima al meglio il suo irrazionale e schizofrenico lavoro. Pure in tale sede penso che facciano capolino le influenze thrasheggianti, considerando il nervosismo che mi ricorda ben volentieri il thrash appunto, unito però ad un tipo di cattiveria di impronta secondo me maggiormente death. Le chitarre, a mio parere, sono in generale lo strumento più importante per i Disgorge, anche perchè è ad esse che sono attribuiti praticamente tutti gli stacchi, ed in modo particolare in "Womb Full of Scabs" e "Prolong Anoxia", che popolano i vari brani, ed il bello è che non sempre essi preannunciano la variazione subito successiva, dato che, come nell'ultimo pezzo sopraccitato, prima se ne fa presente uno ma poi si fa vivo un riff diverso da quello dello stacco proposto. Probabilmente però, ciò mi fa osservare che l'utilizzo frequente di tali tecniche faceva tremendamente dipendere il gruppo da essi, intensificando così di solito tutto l'insieme, anche perchè in tal modo penso che il discorso musicale lo si spezzetti fin troppe volte. Ed ora passiamo al basso. Il lavoro fatto da Bryan è piuttosto semplice, anche perchè mi risulta decisamente vincolato alle chitarre, seppur devo segnalare che nel finale di "Prolong Anoxia" il basso presenta per la prima ed ultima volta sprazzi indipendenti, e tra l'altro offrendo delle buone armonie melodiche che penso si riallaccino veramente bene con il riff proposto dall'ascia, come per descrivere con una falsa e crudele compassione la brutale condanna a morte che tocca alla vittima presa di mira. Ed ho scritto "falsa" anche perchè la melodia non credo si possa proprio definire esattamente orecchiabile, ma in un certo senso un po' contorta e come trascinata, come se ci si vergogni a presentare un qualche abbozzo melodico dopo aver creato le peggio schifezze, e comunque mi sembra terribilmente beffardo. Personalmente piace molto il fatto che il basso sia stato messo in buona evidenza, benchè non esagerando, accentuando così l'aria di puzza pestilenziale che sento in continuazione tra questi "orrendi" pezzi di storia. Potere alla batteria: tale strumento mi pare sia stato molto sfruttato con maggior tecnica rispetto agli altri, però sempre con l'intento di proporre un'efficace semplicità di base e devo inoltre dire che qui si opta per più varietà e fantasia, anche se comunque tra brano e brano ci sono ritmi che si assomigliano pure spesso fin troppo se li si confronta, e l'esempio secondo me maggiormente lampante è dato da un tempo medio con in mezzo una variazione sui tom-tom, e se non sbaglio un pattern simile è presente in tutti i pezzi, un po' come un riff già citato molte righe fa. Comunque penso che Ricky Myers la capacità di creare ritmi interessanti, anche non strettamente comuni (si pensi a certi uno-due di "Womb Full of Scabs" oppure a certe scorribande della seguente "Acts of Suffering"), non gli manca, abile com'è pure a variare in diverso modo uno stesso pattern, seppur avendo sempre nella testa un disegno discorsivo ben preciso e quindi non esattamente libero. Non capita raramente che il nostro batterista cambi tempo su uno stesso riff, come succede nell'ultima canzone sopraccitata oppure in "Prolong Anoxia", dove vira ad un certo punto in maniera decisamente imprevedibile entro sconquassanti blast-beats rullante e ride. Il lavoro mi sembra classico del brutal vecchia scuola, ossia sì dinamico ma senza esagerare sia con la fantasia che con la tecnica (a dispetto di molte formazioni attuali, almeno per quanto riguarda quest'ultima), capace di donare più groove all'insieme, nonchè maggiore aria da funerale attraverso tempi lenti tipicamente doom (in particolare nel finale della stessa "Prolong Anoxia"), ed è inoltre abile ad accentuare gli stacchi di chitarra con un buon lavoro sui piatti (come in "Womb Full of Scabs"). Alla stessa batteria è concesso il dominio negli stacchi soltanto in un'unica occasione, ossia durante il brano appena soprammenzionato, proponendo soltanto il ride che preannuncia la soluzione subito successiva, un po' meno lineare e più tecnica del solito.

4. IL PEZZO MIGLIORE.

Ma qual è il pezzo del lotto che considero il migliore di tutti? La scelta mi è stata abbastanza facile, dato che ho optato per "Acts of Suffering". E perchè? Anche il motivo non è poi così difficile da dire, visto e considerato che tale brano lo trovo come il più particolare e personale del demo. Infatti, se non sbaglio, qui ci sono 8 diverse soluzioni, tra le quali 2 si fanno vive nei momenti finali dopo esser state presenti pure in quelli iniziali (cosa comune più o meno riguardo tutti i pezzi), solo che fra tutti questi passaggi ci sono delle brevi variazioni interessate sempre da una sola battuta. Due di esse, durante il prosieguo del brano, vengono riprese, anche in maniera modificata, se non unita addirittura alla prima soluzione proposta. La seconda di queste lancinanti variazioni (la prima considerata è concentrata in blast-beats, ed è quella più volte - ossia in 3 occasioni - ripresa, non a caso apre la canzone stessa), costituita da degli accordi di chitarra sui cui i piatti ci lavorano sopra, è inserita anch'essa dentro una vera e propria soluzione, ma la cosa a mio parere curiosa è il fatto che la variazione si fa presente in 4 tempi, mentre il passaggio citato soltanto 3, anche se, se non erro, questa è soltanto apparenza, dato che la seconda parte della formula variazione + soluzione si fa viva subito prima che la prima entri nel discorso. Spero insomma che io mi sia fatto capire, ma comunque consiglio di ascoltare tutto ciò per essere più sicuri di quello che dica "Acts of Suffering", però l'ho scelto anche perchè mi sembra il pezzo più fantasioso e talvolta a-lineare di tutto il lotto, cosa che rende il discorso maggiormente impprevedibile.

5. CONCLUSIONI.

Ed eccovi arrivati alla conclusione di questa rece. Per quanto mi riguarda, "Cognitive Lust of Mutilation" trova come principale punto di forza non solo il groove, che rende a mio parere continuamente dinamica e sciolta la musica, e, ma, questo credo che si è capito da un secolo, la cattiveria e la cupezza che esse stesse sprigionano, andando così di pari passo con il significato del termine "brutal", benchè non mi pare che qui vengano raggiunti gli immondi sentimenti che ho quando ascolto gli Shredded Corpse, di tutt'altro mondo (e pensare che poi i membri di tale formazione hanno fondato gruppi cristiani estremi!). Certo, la varietà e la fantasia qui un pochetto mancano, ma il valore prettamente storico dell'opera rimane, il fatto di esser stata una delle primissime testimonianze di impronta brutal in un periodo in cui questo stesso giovanissimo genere era praticamente seppellito sia dal successo del death metal, di lì in crisi, che del black, per non dimenticare la proposta di un immaginario, seppur non esattamente nuovo (si pensi infatti ai Decapitation di "Let There Killing Begin" del 1985), che estremizzava in tutto e per tutto quello originario del death metal....come insomma dimenticare tutto ciò?

Voto: 80

Claustrofobia

Nota:

faccio presente che "Womb Full of Scabs" venne riregistrata in occasione del secondo album "She Lay Gutted", mentre nel primo, "Cranial Impalement", sempre del '99, c'è un pezzo che ha curiosamente lo stesso titolo del primo demo del gruppo

Tracklist:

1 - Womb Full of Scabs/ 2 - Acts of Suffering/ 3 - Disentomb/ 4 - Prolong Anoxia

MySpace:


Download legale di "Cognitive Lust of Mutilation":