Monday, December 28, 2009

Nimroth - "Instinct" (2009)


Qualcuno di voi si ricorda per caso di una notizia di qualche tempo fa in cui annunciavo l’uscita dello split fra gli H.o.S. ed i Violence Spread? Bene, 4/5 dei secondi sono nati dai Nimroth, gruppo trentino (esattamente da Cavalese), fondato praticamente 3 anni fa, di belle speranze il quale mi fa sorprendere ancora una volta della diversità spesso abissale di un (sotto)-genere quale è il death/thrash, visto e considerato che di tutte le formazioni di tal fatta che mi sono capitate su queste pagine, non me n’è capitata nessuna che assomigliasse almeno un minimo con un’altra. Si pensi infatti alla furia di stampo moderno dei pisani Subhuman od all’eleganza dei comaschi Final Thrash, per non parlare dell’impatto meccanico e meshugghiano dei leccesi Clinicamente Morti, all’apocalisse perpetrata dai catanzaresi Land of Hate come pure la complessa violenza a tratti progressiva dei milanesi Irreverence. Ed in tutto questo calderone di collettività sempre diverse tra loro, eccovi pescati, grazie a quel santone di Metal-Archives da dove mi diverto a beccare realtà tra le più sconosciute al mondo, i Nimroth appunto, nonostante abbiano un nome che secondo me è più adatto ad un gruppo black metal. E devo dire che anche loro a mio avviso fanno una figura notevole.
“Instinct” è la primissima testimonianza discografica e primo demo del gruppo, il quale all’epoca della sua pubblicazione era un quintetto formato da Matt, voce, Ric aka Tormentor e Deriu chitarre, Ale basso e Corra batteria, solo che il secondo chitarrista, a quanto pare, se n’è andato recentemente. L’opera risulta formata da 4 pezzi, fra i quali il più lungo, di circa 4 minuti e 12 secondi, è “Break the Cage”, mentre il più breve è “Instinct”, che raggiunge quasi quota 3 (curioso segnalare che i brani si allungano sempre di più fino al terzo), propinando il tutto per qualcosa tipo 15 minuti. Il suono quivi proposto è principalmente un death/thrash metal (a dire il vero, mi pare un pochino più preponderante il secondo) e piuttosto equilibrato fra parti veloci ed un po’ più lente (almeno non per “Break the Cage” che invece è basato particolarmente su tempi medi belli grooveggianti), preparatissimo dal punto di vista tecnico, ma quello che più mi fa piacere è il fatto che il gruppo tira fuori una notevole varietà e fantasia, così da non stancare l’ascoltatore più esigente, e talvolta erutta pure delle soluzioni che in un genere come questo mi sembra veramente difficile aspettarsi. Per quanto riguarda invece il lato prettamente strutturale, devo segnalare altresì che i vari pezzi sono contrassegnati da un senso di libertà piuttosto marcato in quanto l’andamento risulta imprevedibile e decisamente poco avvezzo ad affidare il discorso musicale ad una più o meno sequenza rigida di soluzioni, cosa che avviene in pratica nella sola “Break the Cage”, tra l’altro a mio avviso in maniera non fallimentare, mostrando le lame con uno schema di questo tipo, con l’avviso che l’iniziale passaggio, nella prima botta (su 3) è completamente assente: 2 ancora mod. – 2 – 2 mod. – 3. Tale canzone è a mio parere la più lineare e “classica” del lotto con tanto di ritornello, seppur dopo la prima apparizione della sequenza (monca) di cui sopra si faccia vivo un 4 che funge a mio avviso efficacemente da ponte con il 2 anc. mod.. “Delirium” mi sembra invece il pezzo più libero del demo, visto e considerato che di tutte le soluzioni solo la 2 viene ripresa, tra l’altro modificata, ma è da segnalare che la 3 è sottoposta a qualcosa come 3 modificazioni. Per quanto riguarda queste ultime invece, bisogna dire che il brano che risulta in misura maggiore sottoposto a simili tecniche è “Intellectual Anarchy”, e ciò specialmente al passaggio n°2, più volte variato. Da notare inoltre certe fugaci variazioni fulminee che hanno un ruolo oserei dire fondamentale per alcuni pezzi (“Instinct” e “Break the Cage”), ma di questo ne parlerò in sede di analisi degli strumenti. Le varie soluzioni si esprimono di solito nell’arco di 2 e 4 battute, seppur ci sia qualcuna che ne duri addirittura 8 (ma anche una decina come durante il secondo assolo di “Delirium”) o solo una (vabbè, in tal caso si tratta di modificazioni), ma da tal punto di vista c’è una cosa a mio avviso molto interessante che tratterò prossimamente. Insomma, ogni canzone ha una propria struttura ben definita, accorgendomi comunque che essa assomiglia ben volentieri a quella proposta dagli Irreverence, solo meno dinamica e meno interessata da cambi di tempo anche durante un singolo passaggio, nonostante non ne manchino (come quello lunghissimo di “Intellectual Anarchy”), ergo è presente un minore risalto verso la tecnica di impianto strutturale, ma sempre poco incline a rispettare, come già segnalato, un qualunque schema strofa-ritornello, ma comunque aspettatevi sicuramente che negli ultimi momenti dei primi 3 pezzi viene ripresa almeno una soluzione iniziale. Parliamo adesso della produzione, che sinceramente apprezzo meglio in cuffie, dato che senza non riesco a sentire interamente il lavoro di batteria sulla cassa, anche se purtroppo mi pare che il basso non sia stato messo bene in evidenza, dato che lo sento molto debole (faccio notare, curiosamente, che se il demo lo provo con un lettore cd portatile il volume è più alto della media, cosa che invece non mi succede con altri supporti). La produzione, piuttosto sporchetta ma non troppo, mi sembra orientata decisamente sulle frequenze medio-alte, un po’ come in certi pezzi di “Promo 1998” dei brutallari spagnoli Apocalyptic (di cui mi sono fatto recentemente la toppa, ma siccome non credo gliene freghi a qualcuno continuo il mio monologo).
Potere ora ai differenti strumenti che colorano l’universo (formale) dei Nimroth. La voce è a mio avviso praticamente un grugnito concentrato di solito su toni medi che però mi ricorda quasi una versione potenziata e più grezza dell’aggressione di Dado degli H.o.S. (non a caso…), ma personalmente c’è un problema: il lavoro fatto sulla voce non è che mi piaccia particolarmente dato che mi trasmette poco, al sottoscritto pare quindi non proprio intensa e furiosa, nonostante abbia per certi versi la prepotenza del thrash metal. Un’altra cosa che in questo caso è per me grave è che Matt, se non sbaglio, è quasi sempre statico, non ha sbalzi d’umore che mi facciano sobbalzare, quasi incapace di donare maggiore tensione al tutto, ma d’altro canto bisogna che io gli dia merito riguardo la costruzione delle linee vocali, a mio parere veramente buone e coinvolgenti (bel paradosso ragazze e ragazzi!), e da questo punto di vista credo che valga come esempio lampante specialmente “Break the Cage” che fra l’altro secondo me possiede un ritornello veramente al bacio. Le chitarre invece le considero un aspetto decisamente curato dei Nimroth, non solo perché qualitativamente validissime ma anche in quanto mettono sul piatto una varietà e fantasia degne di menzione che mostrano talvolta un’urgenza di risultare anche piuttosto particolari per un genere quale è il death/thrash metal, magari passando attraverso le più diverse atmosfere, che per la maggiore, secondo il mio punto di vista ovviamente, tirano fuori le unghie presentando uno stile abbastanza modernista. Così, eccovi serviti il thrash travestito da death presente tra l’altro nell’inizio di “Instinct”, il mirabolante groove thrasheggiante e pieno di fierezza di “Break the Cage”, le sghembe e progressive melodie quasi nel finale di “Delirium”, l’iniziale ed un po’ “birraiolo” thrash a là Bestial Mockery (esemplificativa a tal proposito la canzone “Morbid Invertation” contenuta nel loro album “Christcrushing Hammerchainsaw” (ops, un bestemmione! Chi lo dice alla censura?) sempre del brano poc’anzi citato, certe lunghe e complesse evoluzioni a tratti death di “Intellectual Anarchy”, la cattiveria più di stampo death dei primi secondi sempre dell’ultima canzone sopraddetta, dove è presente inoltre una melodia dal sapore quasi romantico esprimente attraverso decise pennellate, oppure si pensi agli arabeschi (beh, più o meno) di “Instinct”. Ma questa è soltanto una lista esigua delle diverse soluzioni chitarristiche date in pasto dalle due prorompenti asce. Inoltre, bisogna segnalare un’altra cosa a mio avviso interessante e che mi sembra venga tenuto di buon conto dal gruppo, ossia la chitarra solista, che molto probabilmente è una delizia per gli ascoltatori più esigenti, visto e considerato che qui gli assoli ricoprono un ruolo primario nella musica di questi ragazzacci. Infatti, prima di tutto, essi, decisamente imprevedibili per quanto riguarda la loro posizione in ogni brano, se si eccettua un pochino “Break the Cage”, percorrono sempre un arco di tempo lungo circa 30 secondi, e proprio durante gli assoli si affaccia quella che considero un’anomalia piuttosto notevole: il numero di battute in cui essi si esprimono. Infatti, ad un attento ascolto mi sono reso conto che loro occupano (quasi) sempre uno spazio dispari (3 – “Intellectual Anarchy” – e 5 – il primo di “Instinct” e “Break the Cage”) oppure sì pari ma non poi così frequenti da sentire, come, se non sbaglio, le 14 volte di “Delirium”, e quelli che si possono definire, come dire, più normali sono il secondo solismo di “Instinct” e quello della stessa “Delirium”, dato che in questi ultimi due casi le battute sono 2. Il “problema” è che il discorso musicale durante gli assoli viene spesso e volentieri un po’ modificato, soprattutto a livello ritmico (come nel primo di “Instinct” od in “Intellectual Anarchy”), così che il tutto si evolva in maniera a mio avviso imprevedibile e fantasiosa. Un ulteriore fatto secondo me degno di nota è la natura né esattamente thrash e death della fase solista, almeno per ciò che penso io certo, visto e considerato che gli assoli, sempre piuttosto melodici e preparatissimi dal punto di vista prettamente tecnico, mi sembrano non possedere il nervosismo tipico del thrash e neanche la cattiveria caratteristica del death, se si eccettua in un certo senso quello di “Delirium”, che a mio parere è un solismo un po’ a sé e tutto particolare, non solo perché è lunghissimo (quasi un minuto preciso!) ma anche per via della struttura e delle atmosfere che mi regala, a tratti romantico. E non a caso mi pare che le nostre due asce siano state influenzate anche un pochetto dal metal di impronta progressiva (o almeno da un tipo di metal esterno al death/thrash) per come suonano le melodie (un altro esempio lampante da questo punto di vista sono le note dell’assolo di “Break the Cage”, che secondo il mio punto di vista è come speranzoso), ma altresì bisogna dire che pure qui il gruppo dimostra una buonissima inventiva. Si prenda infatti in considerazione anche “Intellectual Anarchy”, dove è presente un assolo che è forse il più “tranquillo” di tutto il lotto, dato che si muove attraverso melodie posate, un po’ più dilatate del solito. Insomma, a mio avviso, i solismi, ma questo credo che si sia capito da un pezzo, mi piacciono molto. Inoltre, nell’inizio di “Intellectual Anarchy” c’è quella che definisco una sovrapposizione al riffing principale, una sovrapposizione piuttosto semplice e minimalista dato che si esprime solo attraverso due note, che, come da tradizione, sono alte. La chitarra solista di questo tipo c’è anche in “Delirium”, qui decisamente più tecnica ed un po’ più lunga, e che personalmente dà una sensazione addirittura di spazialità, quasi a là “2001: Odissea nello Spazio”. Mi è piaciuto abbastanza anche il lavoro del basso, a cui sono attribuiti con una buona frequenza delle variazioni devastanti che secondo il mio parere donano maggiore intensità al tutto, come avviene nel duo iniziale “Instinct”/”Intellectual Anarchy” (nel primo le note del basso precedono fra l’altro un gioco chitarre/batteria per me fenomenale, mentre nel secondo Ale suona in modo più semplice insieme alla batteria – cassa e charleston se non sbaglio), ma a mio avviso sono interessantissime ed ottime anche le posate linee, tra il beffardo ed il minaccioso, create durante l’assolo di “Delirium”. Che posso dire invece della batteria? Prima di tutto, mi piace tremendamente il suo suono, così grezzo (vabbè, di certo non è quello dei Tools of Torture ma siamo quasi vicini) e genuino, ma ciò che mi fa veramente sbalordire è il lavoro nel complesso, dato che il nostro batterista ha una notevole varietà e fantasia, pure quando si tratta di rendere ancora più dinamico uno stesso pattern. Non poche volte modifica un ritmo, soprattutto durante gli assoli, anche piuttosto radicalmente come succede in “Intellectual Anarchy”, dove Corra fra l’altro rischia con un qualcosa di tecnico ed a-lineare. A mio avviso, degna di menzione è anche la capacità di infondere maggior groove all’intero discorso musicale, sia su tempi medi (e da questo punto di vista l’esempio principe mi pare dato da “Break the Cage”) che su veloci classicamente thrash (come nell’inizio di “Delirium”). Curioso segnalare che qui ci sono poche picconate sulle gengive in fatto di velocità smodata, se si pensa infatti che praticamente una furia simile è presente soltanto in “Instinct” ed “Intellectual Anarchy”, dove altresì vengono raggiunti dei blast-beats a dire il vero un po’ statici (attenzione, non è una critica). In “Delirium”, durante l’assolo, scorgo invece l’influenza del jazz, pur seguendo un ritmo piuttosto preciso. Vabbè, inutile dilungarsi oltre, per me la batteria è un altro indubbio capolavoro sputato prepotentemente dai Nimroth.
Ragazze e ragazzi, è finalmente arrivato il momento di quello che considero il pezzo migliore del lotto, e curiosamente il primo posto va a “Break the Cage”, che fino a poco tempo fa consideravo un brano in pratica inconcludente, ma poi ho incominciato ad apprezzarlo completamente. I motivi della mia scelta vanno implicati all’intramontabile dose di groove che tale canzone mi trasmette, oltre al fatto che essa mi regala una sensazione, unica nell’opera, di fierezza sposandosi così in modo coerente forse con il suo titolo. Ma un’altra cosa strana da dire è che ho scelto come episodio migliore quello più lineare e diretto, e personalmente è anche questa particolarità che piace nella maniera più decisa.
Per quanto concerne invece il principale punto di forza dei Nimroth, io l’ho ravvisato assolutamente nella loro incrollabile fantasia (vabbè, a parte i toni usati dalla voce…) che permette di non stancare l’ascoltatore più esigente attraverso differenti soluzioni musicali, talvolta dimostrando a mio parere una capacità d’osare decisamente valida e di cui terrò in buon conto nel voto che leggerete tra qualche momento.
Ma purtroppo per me non è tutto rose e fiori per il quintetto trentino, infatti le due “Instinct” e “Delirium”, ossia gli opposti del demo, mi paiono brani un po’ inconcludenti, soprattutto il primo, visto e considerato che finisce riprendendo l’iniziale soluzione proposta senza colpirmi in faccia nel modo che ritengo giusto. Secondo me, il pezzo si poteva finire probabilmente sì con la ripresa della variazione basso + gioco batteria/chitarre ma alla fine di essa compariva il cantante urlante (beh, più o meno) il titolo della canzone, così da concludere il tutto come una lama che si conficca rapidamente nelle carni. “Delirium” invece ha a mio avviso un finale a doppio taglio: da una parte credo che il suo finale abbia un senso, dato che quella ripetizione ossessiva dello stesso riff sembra rappresentare in effetti il concetto stesso del delirio, della follia, ma dall’altra parte è un finale che non mi tocca poi così tanto, dato che secondo il mio modestissimo parere tale brano aveva ancora ampi margini discorsivi, ed infatti forse dopo l’assolo ed il siparietto della batteria si poteva tornare, un po’ coerentemente con le linee di basso, a vomitare all’ascoltatore il riff bestial mockeriano citato in precedenza, per poi continuare per un po’ il discorso, anche perché dopo il solismo mi aspettavo un climax da pelle d’oca. Ma ormai, pazienza.
Tirando le somme, “Instinct” è a mio avviso un demo di un gruppo che vuole risultare decisamente interessante e non scontato, ovviamente esprimendosi con una buona dose di rischio, che secondo me non fa mai male, anzi. Peccato però che proprio nell’ultima canzone io abbia trovato una cosiddetta magagna piuttosto importante, nel finale tra l’altro, e di ciò, ahimè, ne terrò in considerazione in sede di voto, tra poco vicinissimo ad esser scoperto. Ma niente paura, penso fra l’altro che questi 3 anni di gestazione siano serviti veramente molto per partorire un suono almeno un minimo personale e ragionato, ergo ho una buona fiducia nei confronti dei Nimroth, Continuate così ragazzacci!

Voto: 72

Claustrofobia

Tracklist:

1 – Instinct/ 2 – Intellectual Anarchy/ 3 – Break the Cage/ 4 – Delirium

MySpace:

http://www.myspace.com/nimrothband

Intervista ai Violent Assault


The Grinder, ossia colui che sta dietro ad alcune parti di batteria.

Cris The Beast, professione batterista.



I Violent Assault al completo (foto presa dalla galleria del gruppo nel suo MySpace), in un concerto tenutosi al Pieffe Factory. Da sinistra verso destra: Nuclear Aggressor, The Crippler, Metalucifer, Cris The Beast (che non si vede) e The Reaper.

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1) Ciao ragazzi tutto bene? Presentate i Violent Assault ai lettori di “Timpani Allo Spiedo”.
Nuclear Aggressor, chitarra: Beh che dire? Siamo una band che suona Infernal Thrash Metal nata nel 2006 e composta da 4 metallari legati alla vecchia scuola Heavy Metal e al suo spirito. Ci sono io (Six strings of Atomic fire), Metalucifer (The vomits of Hell) , The Reaper (Five strings of Hellish moonlight) e Cris the Beast (Atomic Percussions).

Metalucifer, voce: Dio Porco…spacchiamo il culo a tutti quanti….

2) Domanda banale ma di cosa parlate nei testi e chi li scrive? Cosa vi ispira a trattare di simili argomenti e quali sono, a tal proposito, le vostre principali influenze?

Metalucifer: Di solito li scrivo io o qualche volta sono scritti da Nuclear Aggressor o da The Reaper… Io sono ispirato da testi Black Metal e quindi noi prendiamo dai Venom, Possessed…etc.
Inoltre le mie ispirazioni derivano dalla mia contrarietà nei confronti delle religioni, dai libri Horror (Edgar Alan Poe su tutti), dai film di Zombie, Splatter/Gore (Romero, Amato, Fulci etc la vecchia scuola….), dalle guerre Nucleari, dai mostri…, dal Nord, da catastrofi e devastazioni, dalla Morte, dal Male.. e dal Heavy Metal (insomma, quasi tutte cose allegre….Nda Claustrofobia)!!!!!!!!!!!

3) Vorrei parlare adesso in maniera più diffusa proprio dei testi, partendo da “In Honour to Satan”. Voi potete essere considerati dei satanisti, e comunque, secondo il vostro parere, chi è satana? Un’entità spiritualistica od essenzialmente materialistica? Buona e/o cattiva? Inoltre, in che senso voi suonate tutti quegli generi (e curiosamente avete preso praticamente tutti quelli che hanno un rapporto più o meno stabile con il signore degli inferi)? Non credete che in tal modo sia un po’ dispersivo?

Metalucifer: Per me Satana è un simbolo di ribellione ed è legato indissolubilmente all’Heavy Metal, non puoi avere testi “Cristiani” non è Metal… “In Honour to Satan” inneggia molti stili del Heavy Metal…cmq a parte il genere sono legati al Signori degli Inferi…
Non è per niente dispersivo,… noi avremo sempre testi inneggianti al demonio…
Satan Supremacy (per dispersivo mi riferivo alla musica che voi stessi suonate, e spero che si sia capito. Nda Claustrofobia)!!!

4) “Devastator” mi sembra avere il tipico testo metallico di distruzione e sterminio. Ma in che senso questi devono essere interpretati, a vostro avviso? C’è una sottile denuncia od il tutto si riduce ad una pura questione di cazzeggio?

N.A. : Ah!Ah! L'ispirazione mi è venuta dai cartoni animati dei Transformers e dai film recenti e volevo omaggiare il mio robot preferito di sempre, il mitico e leggendario DEVASTATOR!!! E farlo con una classica canzone Thrash Metal mi sembrava l'ideale! Non c'è nessun atto di sottile denuncia, solo un testo divertente con i soliti clichè dell'Heavy Metal tutto qui.

5) E’ ora il turno di “Antimosh”. Esso praticamente ripropone la classica battaglia tra i metallari e gli HC, con proclami che si pongono tipo contro lo stile americano ed in favore di quello europeo, come anche contro tutto ciò che sa di contaminazione, appunto, con l’HC. Ma forse qui negate che il thrash metal, genere che a mio avviso in fin dei conti suonate, non abbia radici con la musica più volte sopraccitata, visto e considerato fra l’altro che molti musicisti thrash ne sono proprio influenzati? E perché apprezzate più l’europa metallica, e quale è secondo voi IL Metal, sia come genere musicale che stile di vita, e così via?

Metalucifer: “AntiMosh” è una mia filosofia di vita!!! E’ da più di 20 anni che sento Heavy Metal…questa canzone l’abbiamo dedicata a Euronymous…Lui ha fondato l’ etichetta, il suo modo di vedere l’Heavy Metal”, si è scagliato contro Scott Burns…….Ed il modo giusto di vedere il Metal…”Antimosh” racconta che noi siamo per il diavolo, per l’old school, per le band che suonano ancora questo genere, siamo contro il Pogo perché è una cosa che deriva dal Punk e non dal Heavy Metal, tu guarda i filmati dei Black Sabbath o Led Zeppelin…loro erano per il banging…
Lo stile Americano, tipo DRI o SOD con i capellini, o come adesso i Municipal Waste od i Toxic Holocaust non suonano Heavy Metal ma fanno crossover quindi sono differenti dai gruppi Metal con borchie e cinture tipo vecchi Celtic Frost o i vecchi Destruction rispetto invece al giorno d’ oggi, come ad esempio, dal gruppo Americano Crucified Mortals..
Siamo contro chi mette il punk od il funk ed altri stili nel Metal…il crossover non è Metal…
siamo contro la drum-machine che molti gruppi nel Metal usano come ad esempio alcuni dischi dei Sarcofago, Running Wild, Bathory, King Diamond …questo non è Metal, o chi usa la tastiere, o il cantato lirico, noi ci ispiriamo a Morbid, Pentagram o gli Hellhammer … alla morte Only Death is Real, Fuck Mosh.. Bang your Head!!!

6) “Teutonic Furor” penso che potrebbe far incavolare i nazionalisti della penisola, ma forse in tale testo vi riferite alla Battaglia della foresta di Teutoburgo del 9 d.c. in cui i popoli germanici, comandati da Arminio capo dei Cherusci, sconfissero ben 3 legioni romane guidate da Publio Quintilio Vario? E perché tale brano, inoltre, è dedicato a Euronymous? Lo apprezzate anche come persona quindi?

Metalucifer: E’ stato un errore di stampa dato che in realtà “Antimosh” è dedicata a Euronymous…Si, esattamente! Come hai ricordato tu “Teutonic Furor” parla dei Teutoni che si scagliarono contro i Romani…Roma rappresentava la civiltà , i Teutoni rappresentavano il modo di vivere la vita, “erano selvaggi” ed erano guerrieri come lo è l Heavy Metal come è raffigurato nella canzone “Born to be Wild” (quella degli Steppenwolf per caso? Nda Claustrofobia) poi musicalmente prendiamo molto dal Heavy Metal tedesco…Heavy Metal Breakdown!!!

7) Come avviene la composizione dei vostri pezzi e quanto è durata la loro stesura? Chi li compone principalmente? C’è stato un brano più difficile rispetto agli altri o no?

Metalucifer: La composizione viene fatta di solito da Nuclear Aggressor e qualche volta da The Reaper, ma quando dobbiamo comporre qualcosa di nuovo in sala prove ognuno mette del suo, comunque non c’è un brano più difficile di un altro, il punto è che ognuno di noi può avere delle piccole difficoltà nell’esecuzione di qualche pezzo…

8) Dove li avete registrati ed in quanto tempo? Come è stata l’esperienza, e quale è stato il pezzo che da questo punto di vista vi ha dato più “rogne”?

Metalucifer: Abbiamo registrato i brani del demo in due studi diversi: il nostro ex batterista The Grinder ha suonato la batteria a Fiumicello, tutti gli altri strumenti a Udine ad eccezione Andreas dei Minotaur che ha registrato la sua voce in Germania.. L’esperienza per me è stata bella ed era la prima volta...

N.A. :L'esperienza è stata veramente bella, per alcuni di noi era la prima volta in uno studio di registrazione ed eravamo molto nervosi ed infatti si sbagliava tanto per l'emozione ma alla fine abbiamo fatto un discreto lavoro secondo me.

9) A mio parere, la vostra musica è una combinazione tra l’epicismo battagliero e l’eleganza caratteristici dello speed e la furia ed il nervosismo altresì tipici del thrash metal, e vocalmente parlando invece sento molto lo spettro di gruppi quali Mosh Angel, quindi un tipo di voce solitamente piuttosto basso anche se in tal caso non proprio “ignorante” come nell’esempio sopraccitato. Una musica spesso veloce, non proprio varia e fantasiosa ma comunque tecnicamente preparata. Strutturalmente le vostre canzoni si snodano semplici ma secondo me sono ben ragionate ed anche un pochino imprevedibili, dato che praticamente non sempre seguono il classico schema strofa-ritornello proponendo così come minimo 3 soluzioni principali per pezzo. Siete d’accordo con ciò che dico? Ma quali sono più da vicino le vostre influenze principali e quanto vi hanno pesato in sede di composizione?

Metalucifer: I Mosh Angel non li ho mai sentiti...ma già con quel nome….Sul cantato non sono influenzato da nessuno… per la musica siamo influenzati da molti gruppi… dal Classic fino al Black.…At War With Satan!!!

N.A. : Per quanto mi riguarda ho tantissime influenze nella composizione ma le principali fonti sono sicuramente SLAYER, MINOTAUR, vecchi KREATOR, vecchi DESTRUCTION, vecchi SODOM ed i VIOLENT FORCE!

10) Secondo me, il vostro migliore pezzo è rappresentato da “Devastator” (che fra l’altro è quello più lungo di tutto il demo), in quanto ha due dei momenti, rappresentati dalla parte centrale, che a mio avviso sono stupefacenti, benché piuttosto prevedibili. Prima ecco un tempo medio e grooveggiante su cui attacca una chitarra epica e melodica, per poi sentire il basso proporre una linea devastante, preannunciando un assolo che sembra la voce disperata di quei poveracci a cui è stato distrutto tutto. Ora, siete d’accordo con quanto affermo? Se no, quale è, secondo voi, la migliore canzone del demo e perché?

Metalucifer: I gusti sono relativi…ad ogni persona può piacere più una canzone rispetto ad un'altra…comunque io considero “Devastator” una killer song…

N.A. : Sono d'accordo con te, l'assolo di The Crippler è meraviglioso e anche le linee di basso sono azzeccate. Eh,Eh....
Sono molto bravi! Comunque anche per me "Devastator" è la canzone migliore del demo e anche qualcuno dei fan ce l'ha detto!

11) Per quanto riguarda invece il vostro principale punto di forza, credo che esso sia rappresentato dalle chitarre, dato che hanno maggiore varietà e fantasia rispetto agli altri strumenti ma anche perché propongono a mio parere un riffing e degli assoli che apprezzo veramente molto. Condividete tutto ciò? Se no, quale ritenete sia il vostro punto di forza principe e per quale/i motivo/i? Personalmente considero interessante la combinazione speed/thrash delle chitarre, in quanto con il secondo sembrate fare il verso ad una distruzione bestiale e senza compromessi, mentre lo speed serve come a "santificare", a "mitizzare" il guerriero che porta a compimento il massacro succitato. Bella questa considerazione eh?



Metalucifer: Nell’Heavy Metal di solito è la chitarra il punto di forza, penso che anche nei Violent Assault sia così…più che altro il guerriero o guerrieri stermineranno la razza umana (ALLEGRIA!!! Nda Claustrofobia)...Pure Fucking Armageddon!!!

12) Riguardo alla produzione, devo dire che mi è piaciuta molto, così vecchia scuola e genuina com’è, ricordandomi in tal caso quella di “Vengeance of Hell” dei Living Death oppure “Show No Mercy” degli Slayer, anche se forse si poteva fare qualcosa di meglio per la cassa dato che non sempre la sento a meraviglia. Però mi sono reso conto che ci sono dei disturbi sulle chitarre, in quanto è come se in certi momenti venissero stoppate, sentendole così ogni volta da un’uscita diversa, cosa che si sente particolarmente nelle introduzioni ad “Antimosh” oppure a “Teutonic Furor”. Ma è solo una mia sensazione oppure tali disturbi ci sono per davvero, e, se sì, ve li sapete spiegare? O sono semplicemente una cosa da voi voluta?

Metalucifer: Per la batteria The Grinder ha registrato in un altro studio dove il produttore non era per niente professionale e abbiamo dovuto cambiare studio. Per me i disturbi di chitarra non ci sono…


N.A. : Guarda,la produzione nell'insieme ci è piaciuta e quando eravamo in studio un giorno The Crippler ascoltando un pezzo del mixaggio finale ha esclamato:" Cazzo! Ma questa è Germania 1987!!!" Veramente molto tedesca e grezza come piace a noi! Solo la batteria è stata registrata veramente male!!!

13) Parliamo adesso dell’intro, che personalmente non considero fenomenale, dato che non mi prende spesso molto, seppur non tutto è da buttare. Purtroppo, comunque, ritengo l’urlo finale, opera dell’ospite King of Death, quasi forzato e strascicato, e praticamente anche senza voce. Come rispondete a questa critica (se mai sia possibile certo)?
Metalucifer: L‘ intro è stata fatta dal nostro bassista The Reaper con la chitarra e l’urlo “Warriors”, che per per me è una figata, è del nostro amico King of Death, un metallaro di scuola anni 80 che sente il metal da oltre 20 anni e anche suo padre era metallaro …l’urlo “Warriors” quando andiamo a vedere i concerti, visto che per me e per noi rappresenta il Metal!!! I Metallari sono o non sono dei guerrieri di Satana per distruggere il mondo!!!

14) L’outro invece mi piace decisamente di meno, in quanto mi sembra noiosa considerando che quella chitarra elettrica secondo me non esprime una melodia forte e bella potente in grado di scaldare l’animo, oltre a non presentare un sussulto, un apice definitivo che completi il pezzo. Forse se aggiungevate anche una chitarra solista melodica il risultato veniva meglio (almeno per me ovviamente). Invece a tutto ciò come rispondete (è valida anche una bella pernacchia con annesso e sonoro vaffanculo)? Ho ravvisato però un’estrema somiglianza che ha l’outro con l’introduzione ad “Alliance to the Powerthrone” dei Desaster, ed infatti non a caso l’avete dedicata proprio a loro. E’ giusta la mia osservazione o avete preso un esempio diverso rispetto a quello da me citato?

N.A.: Vaffanculo (Già per questo merita un monumento!!! Nda Claustrofobia)!!!!!!!..........No scherzo!!!!!!!!! Sono d'accordo con te! Ho scritto questo pezzo per omaggiare i DESASTER e perchè mi piacciono da matti quei loro outro cosi malinconici, tristi, epici....meravigliosi! L'ho messo su troppo in fretta e studiandolo meglio con una chitarra in più o anche solo con l'accompagnamento della batteria veniva sicuramente meglio! Ma ho voluto provare a farlo così veramente marcio e minimale alla HELLHAMMER...ma con il tempo ho capito che non mi era venuto un granchè....E' meglio lasciare queste cose a Infernal dei DESASTER che è veramente un genio con questi outro!!!!

15) Perché avete voluto mettere sia un’intro che un’outro? Forse per variare un po’ i toni?
N.A. : Mah guarda io volevo mettere assolutamente l'outro e inoltre stavamo pensando a un possibile intro, anche così per avere tre pezzi da un lato e dall'altro della cassetta...poi the Reaper se ne è uscito con bel arpeggio alla SLAYER e abbiamo deciso di metterlo come intro.

16) Inoltre, vedo che il vostro demo è suddiviso in “Side Infernal” e “Side Thrash”. Che senso ha una simile suddivisione? Credete che la seconda parte sia decisamente più thrash della prima?
Metalucifer: No , dato che il nostro genere è “Infernal Thrash” abbiamo pensato di mettere “Side Infernal” e “Side Thrash”…

17) Questa è una domanda per Metalucifer: la tua voce, rozza, sgraziata e molto bassa, mi ricorda specialmente quella dei Mosh Angel. Quindi, a tal proposito, quali sono più da vicino le tue influenze principali e quali sono i cantanti che meglio preferisci? Perché, fra l’altro, preferisci “cantare” così (domanda forse scema ma tant’è…)?

Metalucifer: Non sono influenzato da nulla e da nessuno (e la madonna! Nda Claustrofobia)….Urlo e basta…

18) Trattiamo adesso il titolo del demo. Sbaglio o è un omaggio ad una canzone dei Necrodeath contenuta nel loro primo album “Into the Macabre”? Per quale motivo avete fatto una scelta simile? Ci sono state comunque altre proposte prima di quello definitivo e si può sapere perché esse siano state scartate?

Metalucifer: No, non c’è nessuna relazione con i Necrodeath….C’era qualche titolo…alla fine abbiamo scelto quello…

19) Riguardo la copertina, classicamente metallica, che cosa volete trasmettere esattamente con essa e di chi è il lavoro? Altre copertine prima di questa ce ne sono state e per quale motivo non le avete prese più in considerazione?

Metalucifer:: Noi volevamo che era questa, l’ha fatta un nostro amico di nome Gianluca…
Rappresenta il testo “Violent Assault” dopo una guerra nucleare i demoni conquistano le città issando sul terreno conquistato appunto “The Flag of Inverted Cross Waves in the City”.

20) C'è una ragione, magari simbolica, secondo la quale avete stampato il vostro demo in 222 copie?

Metalucifer: Sì un terzo di 666 copie…

21) Voglio essere provocatorio (ma alla resa dei conti mica tanto ormai), ma c’è una ragione per il quale utilizzate l’inglese, lingua probabilmente un po’ troppo stra-abusata e tra l’altro anche “innaturale” per gruppi non-anglosassoni? Siete d’accordo con un esperimento magari usando il vostro dialetto (bello così ahahah!?)?

Metalucifer:: No, utilizzeremo (perché in futuro scusa? Nda Claustrofobia) la lingua Inglese, non dico che altri gruppi non possano cantare in portoghese, spagnolo, tedesco o russo.. ognuno fa quello che vuole…

22) Siete soddisfatti del risultato raggiunto o volete cambiare qualcosa? Come stanno andando la critica ed il pubblico?
Metalucifer: Sicuramente non siamo soddisfatti, mai bisogna esserlo….della critica non ci interessa e niente del pubblico….noi facciamo musica per passione e non per soldi…. se poi molta gente ci apprezza siamo felici, se c’ è poca gente che ci segue a noi non frega e quindi andiamo per la nostra strada…Show No Mercy!!!

23) Chi ha scelto il nome del gruppo e quale è il suo significato? Ci sono state altre proposte prima di decidere per quello attuale e potete dire per quale motivo sono state rifiutate?

Metalucifer: L’ha proposto il nostro chitarrista Nuclear Aggressor, penso che sia stato il primo nome proposto, come ti dicevo prima dal testo Violent Assault…

N.A. : Si è vero il nome l'ho scelto io...però mi ricordo che Metalucifer aveva proposto all'inizio il nome Chernoblaster (secondo meglio era meglio questo, molto più aggressivo di quello attuale. Nda Claustrofobia) però sono riuscito a convincerlo che Violent Assault fosse molto valido, d'impatto e dannatamente Thrash Metal!! Il nome del gruppo non ha un significato particolare, volevo semplicemente trovare un nome di sicuro impatto e che anche rappresentasse il nostro genere....mi sembra proprio azzeccato!!!!!!!!!!!!

24) Chi ha fatto il logo e cosa volete che esso trasmetta? Ci sono…vabbè, le stesse successive 2 domande della 21 (ho una fantasia a volte ihih).
N.A. : Il logo è sempre una mia creazione, però per sistemarlo bene (sai proporzioni, rifiniture ecc...) mi ha aiutato un nostro amico disegnatore Fabio Babich che infatti è accreditato assieme a me all'interno del demo per la creazione del logo. L'unico significato che può trasmettere è nelle due T rovesciate che naturalmente sono sinonimo di croci invertite appunto per indicare la nostra vena Black Metal e Anti-religiosa! Ed inoltre è mooolto anni '80!!!!!!!!!!

25) Volete raccontarmi di un vostro concerto-tipo?

Metalucifer: Ogni concerto è diverso, diciamo che suoniamo di solito 40 minuti…

26) Prima di militare nei Violent Assault, avete suonato in qualche altro gruppo, magari registrando e/o pubblicando qualcosina? E come è andata l’esperienza?

Metalucifer;: Il nostro bassista suona anche in un altro gruppo chiamato Black Raven e il nostro attuale batterista Cris the Beast ha suonato nei Rigor Mortis (gruppo Thrash di Gorizia degli anni 80 che ha fatto un demo nel 87 chiamato “Vocifera”) e poi ha suonato in tanti altri gruppi…

27) Da quanto tempo suonate i vostri rispettivi strumenti e quanto vi esercitate al giorno?

Metalucifer; Io sono da pochi anni che urlo (E Nuclear Aggressor? Nda Claustrofobia)…..

28) Una domanda cojona: quale è stato l’evento più esilarante che avete vissuto come gruppo?

Metalucifer; Diciamo che con il nostro primo batterista c’ erano dei momenti esilaranti… era un personaggio…

29) Sinceramente, non riesco a capire perché nel vostro profilo su Metal-Archives c’è scritto che voi suoniate black/thrash metal. Anche voi condividete questa definizione? Ma non vi pare un po’ dispersiva, intendendo forse con black semplicemente il vostro amore anche per tematiche in un certo senso sataniche?
Metalucifer: Penso che posso essere d’ accordo , possiamo definirci Black perché un genere
viene visto dal testo vedi Venom , Death SS, Mercyful Fate, Sodom… alla fine comunque si può dire che facciamo Heavy Metal…e poi in ultimo questi sono delle definizioni giornalistiche (non sempre comunque, se si pensa a “black metal” od al death se è questo che intendi. Nda Claustrofobia)

30) Dato che la vostra musica ha radici antichissime, che pensate delle forme metalliche più moderne, specialmente quelle estreme? Hanno aggiunto e/o perso qualcosa rispetto alle sonorità più datate?

Metalucifer: Non facciamo musica classica….magari qualche radice c’è…sì, molti gruppi estremi hanno perso lo spirito e fanno cose che non c’entrano con l’ Heavy Metal…comunque sono gruppi come i Nifelheim, Desaster, Urn, Denial of God che restano nella tradizione…

31) Quale è il vostro senso dell’evoluzione? Secondo voi un gruppo deve cambiare almeno un pochetto la propria musica per rendersi ancora interessante negli anni?

Metalucifer: No, un gruppo non deve evolversi ….ma deve fare musica che piace al gruppo (e se gli piace cambiare anche qualcosina della sua musica?. Nda Claustrofobia).

32) Cos’è cambiato per voi a livello sociale nella scena metallica rispetto ad anni or sono? C’è più rispetto e passione per la musica, o quasi tutto si riduce a “mi scarico questo cd e poi bon…”?
Metalucifer: Mah …ti dirò che l’Heavy Metal ‘ esiste da 40 anni e nonostante questo la società è cambiata…mi spiego meglio: l’era dell oro sono stati gli anni 80…è ovvio che un ventenne del 2010 è diverso da un ventenne degli anni 70 e quindi c’è una notevole differenza tra le due generazioni e coloro che hanno vissuto in pieno la scena metal anni 80 sono stati a parer mio molto fortunati perché quell’ essenza di vero metal gli è entrata dentro e là è rimasta! Purtroppo oggi molti giovani hanno poco rispetto dei più vecchi, ad esempio io da sempre ho avuto molta considerazione dei metallari più vecchi di me, e poi indossavo il giubbotto con le toppe già alla fine degli anni 80, negli anni 90 pochissimi giravano con il giubbotto di toppe, lo indossavo sempre, adesso è venuta la moda di possederne uno pieno di toppe comprate da Internet su Ebay, anche nel tempo di un giorno, quando io e altri come me abbiamo impiegato anni a collezionarle solo per la pura passione di farlo! Un'altra cosa discutibile è che molti giovani di oggi arrivano fino al punto di scaricarsi addirittura 1000 album in un mese senza capire quell‘essenza del Metal già descritta, ovvero non capiscono il significato dell’esaltazione di ordinare un vinile e aspettare anche molti giorni di riceverlo o scaricano album di gruppi la cui storia nemmeno conoscono. Io ritengo che a prescindere dagli anni che passano o dalla tecnologia che si perfeziona se sei metallaro e hai la vera passione che come un segno indelebile ti è cresciuta dentro sei un metallaro in ogni tempo!!!

33) Come deve essere il metallaro-tipo di oggi, a vostro parere?

Metalucifer: Non c’è una definizione o uno standard per designare la figura del metallaro-tipo, in realtà io penso che parta da dentro il sentirsi un metallaro e lo sei con la passione.

34) Cos’è, a vostro parere, il Metal (anche sotto il profilo filosofico dai eheheh)?



Metalucifer: Questa è una domanda difficile, poi ognuno può avere una sua risposta,
nel mio punto di vista è uno stile di vita Anti-sociale rispetto alla società…la misantropia, la morte, la natura (la montagna, le terre estreme, i boschi) fuori dalla razza umana….

35) Perché vi ponete così tanto contro il formato cd? Forse la vostra è una battaglia contro le multinazionali del settore?
Metalucifer No, non è un discorso contro le multinazionali, ma ritengo che il cd è digitale mentre il vinile è meglio sotto tutti i punti di vista. Quest’ultimo è qualitativamente superiore dato che che va dal suono più caldo alla copertina, comunque il cd è destinato a morire visto che adesso ci sono altri formati digitali…se la gente comprasse il vinile o la cassetta anziché il cd…sentirebbe un suono molto diverso…indescrivibile!!!
BURN CD!!! ONLY ANALOG IS REAL!!!

36) Mi sono accorto che soltanto pochi di voi portano il face-painting, ricordandomi così non poco, ma anche per quanto riguarda l'abbigliamento, i Desaster. Perchè, comunque, tale scelta e quale è, secondo voi, il significato che si cela dietro questa usanza? Inoltre, a vostro avviso, da chi è partita?
Metalucifer: Ci vestiamo come vogliamo….a me piace truccare e rappresenta il male….
Burning The Church!!!

37) I nomi di battaglia che voi utilizzate da dove provengono e, secondo il vostro parere, perchè vengono così tanto usati fin dai tempi dei Venom (almeno così mi pare)?


Metalucifer: Perché sono figoni, per me il mio nome reale è Metalucifer…ed è stato ripreso da me dal gruppo giapponese METALUCIFER appunto!

38) Come vi rapportate con il fenomeno sempre più diffuso del peer 2 peer e quindi con il formato MP3? Esso può essere considerato pericoloso anche per l’Underground e perché?

Metalucifer:il cd è già pericoloso perchè molte case discografiche lo preferiscono ai vinili e poi adesso che useranno altri formati o la gente che continuerà a scaricare da Internet…ma le case che continueranno a produrre vinili saranno ancora più forti..

39) Che ne pensate della vostra scena Metal estrema, ossia quella friulana( anche dal punto di vista extra-musicale – nel senso dei locali, del pubblico e così via)? Sbaglio o ha una buona scena specialmente di impronta black metal?
Metalucifer: Dove viviamo noi, a Gorizia,c’è il nulla ….mentre in Slovenia o a Pordenone e provincia c’è più scena e come pubblico è presente in quantità maggiore ossia è un'altra cosa, negli ultimi anni si stanno facendo più concerti..

40) Che ne pensate invece della scena Metal estrema italiana più in generale( idem)?
Metalucifer: Sento metal da oltre 20 anni, in questi ultimi tempi sento di più la scena sudamericana, là è la terra della musica estrema….. Se mi parli dell’Italia seguo poco la scena, cmq ci sono buoni gruppi come Baphomet’s Blood, Hatred, Hellstorm, Warmonger (R.i.p.), Lethal Death, Infernal Force, Death Mechanism, Blasphemophager, Mephisto (una vecchia conoscenza di “Timpani Allo Spiedo” fra l’altro. Nda Claustrofobia), Armed Conflict, Oath, Chronic Hate….

41) Ascoltate altri tipi di musica oltre al Metal? Se sì, quale maggiormente preferite? Nuove leve da consigliare? Ritornando al Metal, quali gruppi preferite? C'è qualche sorpresa che volete segnalare, magari con quelle con cui avete diviso il palco?

Metalucifer: Qualcosa di musica classica…Beethoven, Wagner, Strauss, Mozart & Ennio Morricone, Movie soundtrack….
Te ne devo dire 1000….Te ne dico 5 : Minotaur, Merciless, Pentagram (Chi), Possessed,
Hellhammer…Con i Keller (Slovenia) ci abbiamo suonato: veramente bravi…

42) Cosa bolle attualmente in pentola per voi? C’è qualche altro progetto in preparazione?

Metalucifer: Adesso andremo a registrare 10 pezzi in studio…in teoria dobbiamo fare qualche release su 7” e poi vedremo…

43) Ragazzuoli, l’intervista è finita, ed io mi sorprendo ancora del come io riesca a fare queste interviste suicide, e quindi spero che la vostra vi sia piaciuta. Volete mandare un messaggio finale agli avidi lettori di “Timpani Allo Spiedo”?

Metalucifer: Comprate i Vinili, andate ai concerti and Spreading The Evil & Fuck your God!!!